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Pollon: dietro il sorriso della dea bambina, un mistero svelato

Pollon, la piccola dea con le treccine dorate e il sorriso contagioso, è un’icona degli anni ’80 che ha conquistato il cuore di intere generazioni con le sue avventure tra gli dei dell’Olimpo. Ma c’è un segreto che si nasconde dietro la sua filastrocca più famosa, quella del “talco che dà allegria”.

In Italia, il motivetto recitava: “Sembra talco ma non è… serve a darti l’allegria, se lo mangi o lo respiri, ti dà subito l’allegria!”. Un testo scanzonato che, con il senno di poi, ha sollevato diverse perplessità, soprattutto alla luce della tragica discesa del creatore del manga originale, Hideo Azuma, negli abissi della dipendenza da droghe e alcol.

 

Tuttavia, la verità è ben diversa. Nella versione originale giapponese, la filastrocca di Pollon non fa alcun riferimento al talco, bensì a qualcosa di molto più innocente e adatto a un pubblico di bambini. Come spiega Sayaka, content creator italo-giapponese su Instagram, la traduzione corretta recita: “Orso, orso, Nahaha [il nome giapponese del dottor Cha Cha Cha]. Chon! [il suono onomatopeico del sorriso di Pollon]”.

Un testo semplice e gioioso che rispecchia perfettamente la natura spensierata e un po’ impertinente della piccola dea. Un personaggio che, con la sua simpatia e il suo coraggio, ha insegnato a tante generazioni il valore dell’amicizia, dell’amore e della perseveranza.

Pollon, dunque, non solo ci ha regalato avventure indimenticabili, ma ci ha anche ricordato che la vera “allegria” non si trova in sostanze effimere, ma nella semplicità delle piccole cose e nella bellezza dell’animo umano.

Un messaggio di speranza e positività che continua a risuonare forte, a distanza di decenni, proprio come il sorriso contagioso di Pollon.

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