Buon Compleanno Pretty Cure: 20 anni di magia e azione!

Venti anni fa, esattamente il 1º febbraio del 2004 è stata trasmessa la prima puntata della celebre serie anime Pretty Cure, creata da Izumi Tōdō e prodotta dalla rinomata casa di produzione Toei Animation. Il successo ottenuto dalla serie è stato tale da renderla un punto di riferimento nel mondo delle magical girl, conquistando il pubblico giapponese e italiano.

La trama di base della serie, che si applica alle prime tre stagioni, ruota attorno a due ragazze dalle personalità opposte, che si trovano coinvolte in una lotta tra il bene e il male. Queste giovani protagoniste fanno la conoscenza di creature provenienti da una dimensione parallela, le quali custodiscono oggetti di grande importanza per i nemici che mirano alla conquista del mondo. Il capo nemico invia i suoi sottoposti per recuperare tali oggetti o le informazioni ad essi correlate, aiutati da uno spirito che li trasforma in pericolosi mostri. Le due ragazze, trasformandosi nelle Leggendarie Guerriere Pretty Cure, si uniscono nella battaglia per creare l’armonia e sconfiggere le forze del male. La loro trasformazione è un momento di grande importanza, in quanto simboleggia l’interdipendenza delle due protagoniste. Tuttavia, nelle serie successive, le Pretty Cure possono anche trasformarsi individualmente.

A partire dalla quarta stagione, la serie si evolve introducendo squadre di eroine in costume, ispirandosi al genere super sentai. Ogni squadra ha un tema dominante, come la frutta, i fiori o la musica, che si riflette nei nomi, negli oggetti magici e negli attacchi delle protagoniste, creando un universo unico per ogni gruppo di guerriere.

La prima serie di Pretty Cure, trasmessa 20 anni fa, narra le avventure di Nagisa Misumi e Honoka Yukishiro, due ragazze con personalità molto diverse tra loro. Nagisa è una ragazza sportiva, mentre Honoka è appassionata di scienza. Le due incontrano Mipple e Mepple, creature provenienti dal Giardino della Luce, un luogo minacciato dall’oscuro regno di Dotsuku. Queste creature hanno bisogno dell’aiuto delle due ragazze per raccogliere le sette Pietre Prismatiche, che contengono la forza vitale e creativa. Senza di esse, sia il Giardino della Luce che la Terra rischiano la distruzione. Nagisa e Honoka diventano così le Pretty Cure e si lanciano nella battaglia per sconfiggere il malvagio Re Jaaku e impedire la liberazione delle Pietre Prismatiche.

La serie si distingue dalle precedenti magical girl per l’attenzione data alle scene d’azione, in cui le protagoniste utilizzano sia la magia che le loro abilità fisiche, rendendo i combattimenti spettacolari e coinvolgenti. Allo stesso tempo, Pretty Cure mostra anche la vita quotidiana delle protagoniste, le loro famiglie, gli amici e la scuola che frequentano, rendendo la storia più ricca e realistica.

Pretty Cure ha avuto un enorme successo in Giappone, generando un franchise composto da oltre venti serie animate, film, manga e videogiochi. Anche in Italia la serie ha conquistato un pubblico fedele, nonostante non abbia raggiunto l’incredibile successo che ha riscosso in Asia. La versione italiana della serie è stata curata con attenzione, mantenendo i nomi dei personaggi originali e offrendo un doppiaggio di qualità.

In contemporanea con l’uscita dell’anima, il manga di Pretty Cure, disegnato da Futago Kamikita, è stato pubblicato sulla rivista Nakayoshi da aprile 2004 a febbraio 2005. Questo manga, composto da undici capitoli, completa l’anime concentrandosi sulla vita quotidiana delle protagoniste, senza presentare combattimenti. Il manga è stato poi raccolto in un volume tankōbon nel dicembre 2014, includendo anche la prima parte di una nuova storia. Una seconda versione del manga è stata pubblicata il 4 febbraio 2005, mantenendo il disegno di Futago Kamikita e adattando l’anime con alcune differenze.

Nonostante il passare degli anni, Pretty Cure continua ad affascinare grazie ai suoi dettagliati disegni e alle coinvolgenti scene d’azione. La serie ha aperto la strada a nuove produzioni che hanno seguito il suo esempio nel mondo delle magical girl, dimostrando l’innegabile impatto che ha avuto su questo genere.

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